Qualsiasi elemento in movimento produce una serie di vibrazioni che generano onde sonore: la differenza fra suono e rumore sta nella sequenza più o meno ordinata di tali onde. Ma questa differenza può essere in ogni caso verificata in base alla nostra esperienza ed in base alle risposte emotive generate da tali suoni e rumori. Non tutti i rumori provocano un senso di fastidio (pensiamo ad esempio ai rumori “d’acqua”: pioggia, ruscello, mare), mentre la musica può provocare una vasta gamma di emozioni che dipendono dal genere e dagli strumenti con cui viene suonata.
L’impiego della musicoterapia in odontoiatria per la gestione dell’ansia e dei disturbi psicogeni
Il concetto di musica gradevole o rilassante non può che essere soggettivo, in quanto ognuno di noi in base a personalità, gusti ed esperienze, può reagire in maniera diversa ad uno stesso brano. La musicoterapia d’ascolto, che più da vicino interessa il campo odontoiatrico, si indirizza al settore d’applicazione delle nevrosi, delle fobie e di tutte quelle affezioni psicogene i cui sintomi sono l’espressione simbolica di un conflitto psichico che ha le sue radici nella storia infantile del soggetto, specie durante la fase orale.
Si ritiene che il linguaggio musicale, proprio perché va oltre la parola e colpisce i sentimenti e le emozioni, sia molto utile poiché favorisce una normalizzazione di una situazione ansiogena senza richiedere l’intervento della volontà come invece accade nella psicoterapia.
Quanto fin qui esposto fa capire come sia impegnativo proporre una musica piacevole all’ascolto, ma soprattutto utile per raggiungere una riarmonizzazione della personalità, soprattutto in correlazione a situazioni avvertite come ansiogene.
Il potere terapeutico della musica: come le onde sonore influenzano i nostri processi fisiologici e emotivi
In letteratura, è riportato l’utilizzo della musica come coadiuvante in trattamenti anestetici e per facilitare il parto indolore. Le esperienze musicali percettive ed emozionali possono determinare variazioni di pressione sanguigna, frequenza cardiaca, frequenza respiratoria, attività elettroencefalografica, tensione dei muscoli volontari, rappresentando il riflesso dei processi fisiologici sul sistema vegetativo.
Questa risposta vegetativa dipende da molti fattori: età, sesso, tipo di vita, stato di salute, eventuale stato di stanchezza, reattività emozionale del momento, eventuale assunzione di alcool, caffè e droghe, atteggiamento che abbiamo nei confronti della musica in generale o di un brano in particolare.
Le onde sonore vengono veicolate dalle fibre nervose dell’VIII nervo cranico (nervo acustico) in parte verso la corteccia cerebrale ed in parte al sistema limbico, struttura dove avviene l’integrazione emotivo-istintivo-comportamentale con il suono. Il sistema limbico ha strette connessioni con l’ipotalamo, il quale regola le funzioni biologiche fondamentali come temperatura, attività cortico-surrenalica, ciclo sonno-veglia, attività cardiaca e respiratoria.
Il suono del benessere: l’Influenza della musica sugli ormoni e il rilassamento nel contesto odontoiatrico
È stato dimostrato, inoltre, come specifici tipi di musica determinino la produzione di particolari ormoni: la musica rilassante stimola la produzione di serotonina, dopamina ed endorfine. Sono stati realizzati brani musicali specificatamente mirati a determinare nel paziente uno stato di rilassamento e benessere, e di condizionamento atto a percepire nella maniera migliore stimoli ed interventi esterni quali atti chirurgici in generale ed odontoiatrici in particolare, inducendo cioè uno stato di rilassamento, ma anche di benessere e buonumore.
I suoni o le musiche che maggiormente funzionano positivamente nel paziente odontoiatrico hanno queste caratteristiche:
- ritmi dolci, solo strumentali;
- percussioni ridotte al minimo per ritmiche semplici;
- largo uso di strumenti tipicamente ritenuti “rilassanti”: arpa, flauti, chitarre acustiche, pianoforte, tappeti sonori, percussioni etniche;
- rumori in natura: pioggia, fiumi, uccelli, mare, vento.
Quando la musica viene diffusa nell’ambiente lavorativo trova maggior gradimento da parte dei pazienti, e quindi risulta più efficace, rispetto all’utilizzo di cuffie, probabilmente per 2 motivi:
- l’ingombro delle cuffie stesse;
- il paziente che indossa le cuffie perde la sensazione “rassicurante” di controllare il lavoro sanitario.
Uniamo musica e cura dentale: creando un’esperienza di totale benessere e serenità per il paziente
L’ascolto di una musica rilassante, inserita in un contesto piacevole, con colori ben studiati e un atteggiamento tranquillo e rilassato da parte di operatori e personale garantirà una situazione di totale serenità e relax per il paziente, che riuscirà ad affrontare la seduta odontoiatrica senza ansie e preoccupazioni, con parametri quali respirazione e frequenza cardiaca registrabili a livelli basali, cioè di normalità.
Presso il nostro studio valorizziamo il comfort e la serenità dei nostri pazienti. Per questo, offriamo l’opportunità unica di rilassarsi ascoltando la tua musica preferita da Spotify. L’ambiente accogliente si unisce così alla tua colonna sonora personale, trasformando ogni appuntamento in un’esperienza piacevole.
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